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Le bande criminali promettono altro sangue. L’esecutivo intende adottare la legislazione antimafia italiana, a partire dal delitto di “associazione mafiosa”

La criminalità organizzata nella città argentina di Rosario non sembra essersi lasciata intimorire dall'annuncio del governo di Javier Milei sull'imminente invio dell'esercito, per contenere l'ondata di violenza scatenata negli ultimi giorni  Le autorità hanno trovato una nuovo 'avvertimento' diretta al governatore della provincia di Santa Fe, Maxi Pullaro. Di fatto una sfida: "Continueremo ad uccidere fino a che Pullaro non la smetterà. Chi avvisa non tradisce", recita un volantino rinvenuto nelle ultime ore.
La minaccia al governatore segue quella contro un noto giornalista televisivo, inviato dell'emittente Canal 13 Nelson Castro, e si aggiunge ai quattro omicidi di persone scelte a caso, proprio per generare terrore e sgomento tra la popolazione.
Ma il governo Milei non arretra e ha ribadito la volontà di andare a fondo nella lotta contro "il narcoterrorismo", manifestando la volontà di visitare Rosario non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno.
Tra le misure annunciate dal governo anche quella di una nuova legge ispirata al codice penale italiano sul delitto di "associazione mafiosa", e un regime carcerario analogo a quello del 41 bis.

Fonte: Ansa

Foto © Imagoeconomica

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