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acosta e francisco lopezdi Jorge Figueredo
Secondo le ultime informazioni ufficiali diffuse dai mezzi stampa nel giro di un mese Vilmar "Neneco" Acosta dovrebbe essere consegnato alle autorità. Ciò avverrà all'aeroporto di Campo Grande, capitale dello stato di Matto Grosso del Sur.

Il commissario principale Luis Aria, Capo del Dipartimento Interpol della Polizia paraguaiana ha segnalato ad ABC Color che a seguito della sentenza del Supremo Tribunale Federale, che ha approvato in Brasilia l'estradizione di "Neneco", le nostre autorità devono completare alcune pratiche burocratiche che richiedono circa tre settimane. Secondo Arias: "Il governo del Brasile deve comunicare la consegna all'ambasciata del Paraguay ed alla Cancelleria”.

Una volta che l'accusato metta piede in terra paraguaiana sarebbe trasferito al dipartimento Giudiziario della Polizia per essere poi accompagnato sicuramente alla prigione di Tacumbu. Nel frattempo la polizia prosegue le ricerche degli autori materiali dell'assassinio del giornalista Pablo Medina Velázquez e della sua assistente Antonia Maribel Almada Chamorro, avvenuto il 16 Ottobre dello scorso anno. Secondo informazioni dell’intelligence, i due sicari, Wilson Acosta Marques e Flavio Acosta Riveros, fratello e nipote di Vilmar "Neneco", rispettivamente, si aggirerebbero nuovamente nella periferia di Ypejhu, lungo il confine.

Nonostante la notizia positiva che Vilmar sarà giudicato in Paraguay, tanto la politica come la magistratura stanno facendo ben poco nella lotta contro il narcotraffico e la mafia in generale. Infatti la Camera di Deputati ha confermato la bocciatura del disegno di legge di “extinción de dominio*”, nota come "legge antinarco", che va quindi archiviata.

Apparentemente ha avuto il suo peso la raccomandazione dei consulenti dell'OEA, poiché il progetto elaborato non indicava adeguatamente l'organismo responsabile che dovrebbe amministrare i beni degli accusati di narcotraffico. Motivo per cui elaboreranno un nuovo progetto in breve tempo.

Anche in ambito giudiziario tutto è congelato nel paese. Ieri, i senatori “cartistas” ed alcuni appartenenti al settore liberale hanno abbandonato la sala di riunioni durante la seduta impedendo in questo modo che fosse raggiunto il quorum per la nomina di una nuova terna della Corte.

E come se non ci fossero già abbastanza problemi nel mondo politico, il candidato indigena Anuncio Giesbrecht (ANR) è stato arrestato ieri da agenti della polizia con l'accusa di attentato contra la sicurezza delle persone avendo chiuso la strada lo scorso 25 agosto, in segno di protesta contro la decisione del TEP di proclamare Herbert Funk come candidato a sindaco di Loma Plata.

Quindi, l'imminente venuta in Paraguay di Vilmar "Neneco" Acosta avverrebbe in un clima di protesta politico e giudiziario di permanente conflitto, e dove soprattutto l’assenza di istituzionalità degli organi extra poteri, come il Consiglio della Magistratura e il “Jurado de Enjuiciamiento de Magistrados”, è una costante oltreché la prova che nel paese non esiste un vero stato di diritto.

Pertanto, di fronte alla crisi permanente di legalità che viviamo in Paraguay, sono tutti i cittadini a dover essere vigili e controllare che tutto il processo penale a carico di "Neneco" Acosta si svolga nella più assoluta trasparenza e, soprattutto, nel rispetto delle leggi costituzionali e legali della Repubblica del Paraguay. Non si può permettere che qualcuno possa utilizzare in mala fede le garanzie processuali e gli strumenti giuridici previsti dal Codice Processuale Penale per cercare l'impunità nell’omicidio di Pablo Medina ed Antonia Almada.

La lotta per la Giustizia, per far luce sia su questo omicidio che su quello di tutti i giornalisti assassinati dalla narco politica radicata nel paese, è appena incominciata.

* La Ley de Extinciòn de Dominio prevede la confisca dei beni di provenienza illecita: corruzione, frode, estorsione, sequestro di persona, traffico di sostanze stupefacenti e altri reati tipici della criminalità organizzata.

* Foto di copertina: Vilmar Acosta, in tempi non sospetti (o nei buoni tempi), insieme all’ex capo di Investigazioni della Polizia di Ypejhú, Ufficiale Ispettore Francisco López. Foto pubblicata da www.vanguardia.com

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