Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Ministro della Difesa iraniano Ashtiani: risponderemo con fermezza a qualsiasi mossa terroristica

Fiamme roventi di guerra divampano in Medio Oriente dove ora anche l’Iran è diventato parte attiva dell’escalation in corso. Le autorità pakistane hanno dichiarato oggi che Teheran ha violato lo spazio aereo del Paese, causando la morte di 2 bambini. Il ministero degli Esteri pakistano non ha fornito ulteriori dettagli sugli attacchi, ma i resoconti dei social media affermano che le incursioni di missili e droni erano mirati alla provincia del Balochistan, che si trova lungo il confine di 1.000 km tra i due paesi.
Nel mentre in Iran è stato riferito che gli attacchi erano mirati alle basi del gruppo islamista sunnita anti-Teheran di Jaish al-Adl (conosciuto in Iran come Jaish al-Dhulm), che opera nel sudest iraniano e al confine col Pakistan, colpendolo proprio su suolo pakistano.
Islamabad ha subito avvertito che l’incidente potrebbe avere “gravi conseguenze” ed ha definito gli eventi “completamente inaccettabili”, in una dichiarazione rilasciata dal portavoce del Ministero degli Esteri del Pakistan, nelle prime ore di mercoledì.
Sarebbe al momento in corso inoltre una riunione ad alto livello presso il quartier generale a Rawalpindi dove l’ordine del giorno prevederebbe attacchi di ritorsione in risposta all'attacco di ieri sera.
Il gruppo terroristico Jaish al Adl ha confermato che le sue strutture sono state oggetto di bombardamenti con missili e droni sul suolo pakistano da parte delle forze armate iraniane.
"Il gruppo terroristico Guardia rivoluzionaria ha attaccato le case di alcuni dei nostri combattenti sulle montagne del Belucistan con droni e missili suicidi", ha scritto in un comunicato ripreso dai media iraniani, specificando che l'esercito di Teheran avrebbe adoperato "sei droni suicidi e diversi missili contro le case dove vivono i figli e le mogli dei membri dell'organizzazione", distruggendo due abitazioni.
Gli attacchi in Pakistan sono avvenuti a meno di 24 ore dagli attacchi missilistici iraniani in Siria e Iraq, parte di una serie di rappresaglie preceduta dal sanguinoso doppio attacco suicida avvenuto nella città di Kerman il 3 gennaio.
In quella occasione lo Stato Islamico aveva rivendicato la responsabilità di due esplosioni che hanno ucciso quasi 100 persone e ne hanno ferite decine presso un memoriale per il comandante in capo Qassem Soleimani.
Nella regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno, come riportato da Reuters, la Guardia rivoluzionaria iraniana ha affermato di aver attaccato un "quartier generale delle spie" israeliano. Una ritorsione avvenuta "in risposta alle recenti atrocità del regime sionista, che hanno portato all'uccisione di comandanti della Guardia e della Resistenza dell'Asse... uno dei principali quartier generali dello spionaggio del Mossad nel Kurdistan iracheno è stato distrutto da missili balistici", aveva dichiarato la Guardia Rivoluzionaria in un comunicato.
Mercoledì mattina, parlando ai giornalisti a margine di una riunione di gabinetto, il ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani, in riferimento all'operazione antiterrorismo condotta dall'IRGC sulle posizioni di Takfiri e Mossad in Iraq e Siria, ha sottolineato che il Paese non pone restrizioni nella difesa degli interessi nazionali.
Condanniamo il terrorismo in tutto il mondo. (Riguardo a - ndr) qualsiasi tipo di azione che violi i diritti del popolo iraniano, reagiremo sicuramente e con forza e non porremo alcun limite. La Repubblica Islamica dell'Iran rispetta i diritti, gli interessi e l'integrità territoriale di tutti i paesi, in particolare dei suoi vicini, ma non accetterà alcun male all'interno dei suoi confini”, ha sottolineato Ashtiani, specificando che l’Iran ha diversi tipi di missili con diverse distanze inferiori a 2000 km e li utilizzerà ogni volta che lo riterrà necessario.
"Siamo una potenza missilistica nel mondo. Disponiamo di missili da crociera e balistici e stiamo cercando di migliorare il livello della tecnologia nel campo missilistico… Ovunque vogliano minacciare la Repubblica islamica dell'Iran, noi reagiremo e questa reazione sarà sicuramente proporzionata, dura e decisiva", ha concluso il ministro.
Secondo il The Guardian, le rappresaglie iraniane per l’attacco di Kerman non sembrano avere alcun collegamento diretto con la guerra di Gaza, ma sono arrivate in un momento in cui il conflitto sta già determinando un’escalation pericolosa nella regione.
Gli attacchi alle navi israeliane del Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi che agiscono in solidarietà con i palestinesi a Gaza, hanno portato gli Stati Uniti e i loro alleati ad effettuare, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, attacchi aerei per la prima volta nello Yemen, mirati alle posizioni di Ansar Allah.
Un’azione che ha determinato una rappresaglia ancora più dura da parte dei ribelli sostenuti dall’Iran che, il 15 gennaio, hanno lanciato un missile diretto contro una nave di proprietà degli Stati Uniti, la Gibraltar Eagle, appena al largo della costa yemenita nel Golfo di Aden. Nell’ultimo attacco è stata colpita inoltre una nave mercantile di proprietà greca mentre si dirigeva verso il canale di Suez.
Secondo il quotidiano The American Conservative è molto probabile che Israele entri presto in guerra con Hezbollah in Libano e cominci a cercare il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, ma se Washington ponesse in essere un passo del genere, i giovani americani dovranno pagare “in sangue e oro”.

ARTICOLI CORRELATI

Gruppo d'attacco della portaerei statunitense Eisenhower entra nel Golfo Persico

Aja, il Sudafrica elenca le accuse contro Israele: ''Superato ogni limite, questo è genocidio''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos