Rispetto alla guerra in Ucraina, il presidente russo ha ribadito che non sussiste l’intenzione di guadagnare nuovi territori
“C’è stato un momento in cui avevo suggerito: forse dovremmo unirci alla Nato? Ma no! La Nato non ha bisogno di un paese del genere, no”. Sono queste le parole che Vladimir Putin ha pronunciato il 5 ottobre scorso, durante la conferenza annuale al Valdai Club di Sochi. Il tono sarcastico che il Presidente della Federazione Russa ha utilizzato rappresenta chiaramente la contrapposizione che l’Occidente porta avanti da diversi anni nei confronti di Mosca, e viceversa. “Noi abbiamo essenzialmente il compito di costruire un nuovo mondo, contro l’egemonia dell’Occidente. L’Europa - ha proseguito - si sta isolando da noi e sta creando una nuova cortina di ferro: non siamo noi a chiudere la porta. È l’Europa a chiudere la porta. L’Occidente ha perso il contatto con la realtà, ma domani la situazione potrebbe cambiare”. Durante il forum non sono mancati i riferimenti verso le circostanze che potrebbero incentivare l’inizio di un conflitto bellico di tipo nucleare. “Nessuna persona ragionevole penserebbe mai di usare armi atomiche contro la Russia. La nostra risposta a un attacco nucleare da parte di qualsiasi potenziale nemico non lascerà possibilità di sopravvivenza”. Accennando ai test balistici nucleari effettuati da Mosca in passato, Putin non ha escluso la possibilità che possano essere effettuati dei nuovi test in futuro. “Abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare. Noi stiamo difendendo la nostra civiltà. Una pace globale duratura si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro e sapranno che la loro opinione è rispettata”. Infine, Putin ha voluto fare delle precisazioni anche sul conflitto in Ucraina: “La crisi ucraina non è un conflitto territoriale, vorrei sottolinearlo. La Russia è il Paese più grande del mondo in termini di territorio - ha precisato - e quindi non siamo in cerca di nuovi territori”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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