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fava-claudioweb9Il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia ospite di Klaus Davi
di AMDuemila
“Non si può affatto escludere che Messina Denaro possa contare su alleati nei servizi e nelle forze dell'ordine, avendo di fronte a noi la storia di un depistaggio su stragi di via d'Amelio e di Capaci che dura da più di vent'anni. Sembrerebbe azzardato escludere che in Italia ci possano essere forme di tutela attraverso depistaggio o attraverso altre complicità”. A dirlo è Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia e deputato del Gruppo Misto, intervenuto ai microfoni di KlausCondicio, il programma di approfondimento di Klaus Davi.

Fava ha parlato della latitanza del boss di Castelvetrano prendendo spunto da quanto emerso dalle indagini, in merito ai continui spostamenti di “Diabolik” tanto in Italia quanto all'estero: “Certamente Messina Denaro può recarsi più facilmente in Sudamerica e in Paesi in cui ci sono ancora rapporti criminali intensi. Penso ai Paesi produttori di coca, in particolare Perù e Colombia: l'asse con la Colombia ha garantito profitti ma anche protezione quando occorreva, italiani che sono andati a svernare in Colombia e viceversa. Ma c'è anche l'Europa, Germania, Francia Spagna, in luoghi meno di protezione ma più agevoli sul piano dell'investimento. Denaro ha una proiezione di sé stesso assai poco tradizionale, molto imprenditoriale e internazionale. Sicuramente i suoi interessi e spostamenti riguardano almeno 3 continenti, non inventiamo nulla”.
Il vice presidente della Commissione antimafia ha anche detto di non escludere che “la 'Ndrangheta possa dare una mano a Messina Denaro. La 'Ndrangheta ha un'organizzazione capillare, in Australia è stata in condizione di poter determinare anche l'elezione di alcuni sindaci attraverso flussi migratori e insediamenti forti che sono diventati insediamenti criminali e in questo c'è una rete di garanzia e di tutela, oltre che di affari, che la 'Ndrangheta, forse la più grossa multinazionale sulla Terra, garantisce su tutti e 5 i continenti”.
Alla domanda “non potrebbe essere una donna, una delle sue amanti a tradirlo?”, Fava ha risposto: “Il tradimento non ha senso, non credo che Messina Denaro sia stato tradito. La possibilità di tradirlo da parte della sua gente, dei suoi amici e dei suoi fedeli c'è stata per molti anni. Credo che alla fine cadrà quando la rete si stringerà a tal punto che farà qualche passo falso. Provenzano è stato catturato dopo una latitanza che è durata decine e decine di anni. Ed è stato catturato senza ricorrere al tradimento di nessuno”.

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