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La palla passa ora al GIP

Il GIP di Bologna, Alberto Ziroldi, si riserva la decisione sull'opposizione alla richiesta di archiviazione nei confronti dell'ex comandante del Ros ed ex direttore del SISDE, Mario Mori, e degli ex NAR Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, indagati per falsa testimonianza (e, nel caso di Mambro e Fioravanti, anche per calunnia) per alcune dichiarazioni rese durante il processo di primo grado sulla strage del 2 agosto 1980 a carico dell'altro ex NAR Gilberto Cavallini (poi condannato all'ergastolo sia in primo grado che in appello). L'opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, presentata dai legali Andrea Speranzoni, Lisa Baravelli, Alessandro Forti e Alessia Merluzzi - che assistono i familiari delle vittime dell'attentato - è stata discussa nell'udienza che si è tenuta oggi in tarda mattinata. Secondo i quattro avvocati, Mori avrebbe mentito in più punti della sua deposizione, soprattutto quando negò di essersi mai occupato del terrorismo di destra, mentre in realtà si sarebbe occupato di indagini sulla cellula veneta di Ordine Nuovo, cioè il gruppo neofascista con il quale Cavallini era in stretto contatto. Per la Procura (la richiesta di archiviazione era stata fatta dal Pm Antonello Gustapane, mentre ora la titolare del fascicolo è Rossella Poggioli) le dichiarazioni in questione non riguarderebbero l'oggetto del processo, vale a dire la responsabilità di Cavallini nella strage, mentre per le parti civili le reticenze di Mori avrebbero impedito di fare luce sui legami tra Cavallini e i gruppi neofascisti di Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo. Fioravanti e Mambro, invece, erano stati indagati per falsa testimonianza e calunnia per aver accusato i magistrati Giovanni Falcone e Claudio Nunziata di aver fatto pressioni su di loro per verbalizzare verità di comodo, rispettivamente, sull'omicidio di Piersanti Mattarella e sulla strage di Bologna. Anche altri sei testimoni - l'ex compagna di Cavallini Flavia Sbrojavacca, Roberto Romano, Elena Venditti, Fabrizio Zani, Giovanna Cogolli e Pierluigi Scarano - erano stati indagati per falsa testimonianza, e anche per loro la Procura ha chiesto l'archiviazione, in questo caso senza che i legali di parte civile si opponessero. Anche sulle loro posizioni il GIP si è riservato la decisione, che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.

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