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Le indagini sono condotte dal procuratore aggiunto fiorentino Luca Tescaroli e i pm Siro De Flammineis e Crhistine von Borries

Una presunta organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso la rotta balcanica è stata scoperta dalla Squadra mobile di Siena. Nove le persone, tutte pakistane, fermate su ordine della Dda fiorentina: quattro sono accusati di far parte, con vari ruoli, dell'associazione, tutti, a vario titolo, dei reati di organizzazione all'ingresso illegale di più connazionali irregolari, rapina, lesioni e tentato sequestro a scopo di estorsione.
I fermati nell'ambito dell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, la pm antimafia Crhistine von Borries e il pm della procura di Siena
Siro De Flammineis, hanno un'età tra i 21 e i 42 anni, e sono di Firenze, Siena e Como.
Le indagini sono partite un anno fa, il 19 marzo, quando c'è stata un'aggressione a due pakistani da parte di più persone appartenenti al gruppo criminale. Lo stesso giorno e quello dopo invece una delle vittime sarebbe stata trattenuta a forza in un appartamento del centro di Siena: un tentativo di sequestro, è stato poi svelato, per ottenere altri soldi per il viaggio che lo aveva portato in Italia. Le indagini, oltre a episodi di rapina ai danni sempre degli immigrati irregolari, avrebbero svelato il tragitto del viaggio per arrivare in territorio italiano, attraverso la cosiddetta rotta balcanica dietro l'esborso di ingenti somme di denaro versati tramite un gestore di un negozio di money transfer di Atene a favore di alcuni componenti del consorzio criminale radicato in Siena ma con basi logistiche in Grecia e Bosnia. All'arrivo in Italia gli immigrati sarebbero stati sottoposti ad aggressioni, minacce ed estorsioni, per ottenere altro denaro: chi avrebbe provato a scappare sarebbe stato ferito in modo serio. Uno degli immigrati è stato appunto trovato in un appartamento del centro di Siena, tenuto sotto sequestro da tre connazionali, per un contestato debito di duemila euro. La polizia ha poi accertato come numerosi altri pakistani irregolari venissero presi in carico nella provincia di Siena, trovandogli alloggio, guidandoli nelle pratiche presso l'ufficio immigrazione della questura e facendo loro assegnare una temporanea sistemazione in attesa della formalizzazione della richiesta di protezione internazionale. Dal Pakistan fino a Siena, passando attraverso l'Iran, la Turchia, la Grecia e la Bosnia. Questo il viaggio lungo la rotta dei Balcani, come ricostruito dalla polizia, per chi scappava dalla povertà. Costo tra 2.500 e i 6.000 euro versati appunto tramite un gestore di un negozio di money transfer di Atene. Secondo quanto ricostruito, i migranti, pare anche minorenni, una volta giunti al confine di Gorizia, raggiungevano in treno Firenze, dove venivano prelevati da alcuni componenti della presunta organizzazione e accompagnati a Siena.

Fonte: Ansa 

Foto © Imagoeconomica

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