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Arriva un sostanziale via libera della Cassazione all'utilizzabilità delle chat criptate Sky-Ecc trasmesse da un Paese estero, la Francia, al nostro.
Si potranno quindi utilizzare in procedimenti giudiziari, ma solo se trasferite come "intercettazioni" e non semplice documentazione.
Per le Sezioni Unite della cassazione, quindi le chat criptate non sono materiale documentale ma vere a proprie intercettazioni e come tali dovranno essere trattate: allo stato, quindi, le decine di indagini sul narcotraffico internazionale sembrano essere salve.
Inoltre, secondo la procura generale della cassazione - nell'udienza tenuta questa mattina con l'avvocato generale Pietro Gaeta e il sostituto procuratore generale della Cassazione Luigi Giordano - "l'acquisizione  delle chat per mezzo di ordine europeo di indagine" non "ha determinato alcuna violazione della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, né, più in generale, del diritto alla riservatezza ed alla vita privata dei cittadini, né, ancora, della direttiva relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche".
Infatti anche altri Stati dell'Unione Europea sono arrivati alla stessa conclusione: "Le soluzioni accolte sono tutte favorevoli" all'utilizzo "processuale delle prove acquisite"; se l'Italia dovesse esprimersi in maniera contraria sarebbe un'eccezione "inspiegabile" per "nulla giustificata" e "incomprensibile a livello unionale".


La questione dell'utilizzabilità

Nel documento della Cassazione dal quale ha avuto origine la questione si faceva riferimento all'applicazione di una misura di custodia cautelare da parte del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano nei confronti Bruno Iaria, accusato, si legge, "di avere fatto parte di un'associazione per delinquere, diretta da Bartolo Bruzzaniti, dedita al traffico illecito di sostanza stupefacente del tipo cocaina importata dall'estero, nonché per avere concorso nell'acquisto di ingenti quantitativi di cocaina, destinata in parte ad essere trasportata in Calabria".
Bruno Iaria aveva presentato ricorso (poi accolto) dai giudici della Cassazione che hanno annullato l'ordinanza impugnata disponendo il rinvio al Tribunale di Milano.
Per gli ermellini la questione era la  valutazione "della utilizzabilità in Italia della prova raccolta all'estero" e di "dichiarare, se nel caso, la inutilizzabilità degli elementi di conoscenza acquisiti, concernenti comunicazioni nella fase 'dinamica', in assenza di un preventivo provvedimento autorizzativo del giudice italiano".
Attraverso le chat criptate Bruzzaniti aveva scritto: “Io fronteggio i fronti milanesi perché mi spetta di diritto”. E ancora prima, sempre con un Sky Ecc, aveva parlato di traffici di droga con il latitante Rocco Morabito; anche grazie alla collaborazione con Raffaele Imperiale, il ‘boss’ dei Van Gogh.
Per comprendere l’importanza delle chat criptate bisogna tenere presente che le parole ‘Sky Ecc’ compaiono 874 volte nell’ordinanza di arresto del novembre 2022 per le quali ora Imperiale è sotto processo. I pm, grazie agli Sky Ecc sono riusciti a scoprire il metodo con cui la ‘Ndrangheta di San Luca pagava la droga ai colombiani: ossia riciclando, attraverso un’organizzazione criminale cinese, milioni di euro.

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