Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

In base a quanto riportato da Rai News il processo per la strage di Brescia (anche detto strage della Loggia) del 28 maggio 1974 potrebbe slittare a causa di una grave carenza di organico. Il presidente della prima sezione penale della corte d’assise Roberto Spanò ha chiesto misure di supporto per via dei troppi processi in corso nella sezione. I timori sono stati confermati dal presidente del tribunale di Brescia Vittorio Masia.
Per procedere, insomma, serve un intervento straordinario sulla pianta organica della sezione giudicante. In altre parole: almeno due giudici in più.
Il 29 febbraio è prevista la prima udienza a carico di Roberto Zorzi, oggi cittadino americano che gestisce un allevamento di dobermann chiamato 'Il Littorio' e all'epoca della strage ordinovista veronese. Tuttavia potrebbe esserci il rinvio, forse addirittura in estate.
È ritenuto l'esecutore materiale ed è accusato di concorso in strage con altri tra cui Carlo Maria Maggi, (condannato all'ergastolo e morto il 26 dicembre 2018) e Maurizio Tramonte, informatore dei servizi segreti che sta scontando in carcere l'ergastolo. Per la Procura di Brescia, Zorzi "ha partecipato alle riunioni in cui l'attentato veniva ideato, manifestando la propria disponibilità all'esecuzione dell'attentato e comunque - recita il capo di imputazione - rafforzando il proposito dei correi e cagionava una strage in piazza Loggia collocando un ordigno esplosivo in un cestino metallico porta rifiuti aderente ad una colonna dei portici delimitanti la piazza".
E il processo carico di Roberto Zorzi rischia di subire un rinvio, quello a Marco Toffaloni, il 7 marzo al tribunale dei minori, potrebbe andare anche peggio.
Ricordiamo che infatti nel 1974 Toffaloni aveva 16 anni. Oggi è cittadino svizzero ed è anche lui, secondo l'accusa, ritenuto uno degli esecutori materiali della Strage di Brescia. Per la Procura minorile Toffaloni sarebbe stato in piazza quella mattina, con una foto agli atti e una perizia antropometrica a testimoniarlo.

Fonte: rainews.it

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI


Strage Piazza della Loggia: prima udienza a febbraio. Rinviato a giudizio Roberto Zorzi

Strage Piazza della Loggia: governo e ministero di nuovo tra le parti civili

Strage Piazza della Loggia: ricerca della verità tra depistaggi, 007 e destra eversiva

Piazza della Loggia: ''A Mori promisi il silenzio sulla strage di Brescia''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos