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Sulla decisione peserebbe anche il rischio di possibili ritorsioni anarchiche

Il procuratore capo di Genova, Nicola Piacente (in foto), finisce sotto tutela, ma a far scaturire la misura non sono stati allarmi specifici o minacce dirette. Si tratta di una forma di protezione più "soft" della scorta, che fa parte di un rafforzamento delle misure su tutta Italia, previsto per molti dei 26 procuratori distrettuali antimafia, soprattutto per chi, come Piacente, ha anche la competenza sull’antiterrorismo. Il procuratore sarà seguito da un agente e sarà aumentato il livello di attenzione sotto la sua abitazione con il passaggio di pattuglie e durante gli eventi pubblici.
Sulla scelta peserebbe anche il rischio di ritorsioni anarchiche. Complice il clima degli ultimi mesi e la diffusione di un video, disponibile in rete su YouTube e in alcuni siti internet di area. Il filmato mostra Piacente - già procuratore aggiunto nel 2013 - accompagnato da un brano che inneggia alla gambizzazione, avvenuta il 7 maggio 2012, di Roberto Adinolfi, ex amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.
Autore di quell'attentato era stato l'anarchico Alfredo Cospito e Piacente condusse l'indagine che portò al suo arresto. L'istruttoria che ha fatto scattare la scorta è stata condotta dalla Digos genovese.

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