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A “Fuori Binario” le dichiarazioni di Giovanni Pistorio (Fillea Cgil Sicilia)

E’ una mancata partecipazione democratica al dibattito sull’utilità o meno del ponte quella che, secondo il segr. gen. della Fillea Cgil Sicilia Giovanni Pistorio (in foto), manca attualmente, al netto delle valutazioni tecniche su cui soltanto gli specialisti devono e possono esprimersi.
La valutazione costi-benefici è proprio il parametro sul quale, a tutti i livelli, si sta animando il dibattito attorno alla faraonica opera che dovrebbe unire le due coste, ma col rischio che ad unirsi siano poi le due cosche, così come dichiarato in questi mesi da Don Ciotti: un concetto ripreso proprio ieri sera, nel corso di un dibattito tenutoti a Giarre (CT) organizzato dal collettivo “Fuori Binario” su Infrastrutture e mobilità in Sicilia.
“Ma il ponte serve o non serve? - è la domanda retorica che lo stesso Pistorio ha ribadito durante il suo intervento - forse una rete viaria e ferroviaria interna efficiente e  moderne vie di accesso ai ponti sarebbe quello su cui puntare”. Lo stesso segretario ha poi ricordato “l’esperimento” fatto dalla Fillea Sicilia in cui si è provato a seguire il percorso che fa una bottiglia di vino prodotta nella zona di Meni (AG), fino ad arrivare sui mercati italiani: tantissime le peripezie e i ritardi  incontrati a causa delle condizioni della rete viaria siciliana.
Non soltanto occorre migliorare e potenziare la reta siciliana di viabilità, ma dobbiamo investire sul fatto che la produzione di alcune forniture avvenga “in loco”, cosa che ci permetterebbe di creare occupazione permanente e di qualità. Infine, è stato lo stesso Pistorio a ricordare come l’alta velocità in Sicilia non potrà mai esserci, ci sarà l’alta capacità, che è altra cosa, con treni che alla velocità massima arriveranno a 200 km orari: questo, tra l’altro, a causa di interi tratti a binario unico, non potrà avvenire sulla linea Palermo-Messina.


fuori binario int


Una dichiarazione che permette di sfatare un vecchio e consolidato mito e cioè il fatto che sia il treno a fare l’alta velocità e non il binario, cioè la rete: proprio il contrario.
“Così com’è progettata in questo momento, l’alta velocità in Sicilia, non ci sarà mai - ha ribadito Pistorio e ha aggiunto - è chiaro che in questo scenario la classe politica dirigente ha enormi responsabilità: in corso d’opera si potrebbe ancora intervenire ma nulla si sta facendo per evitare una spesa di denaro pubblico assolutamente inutile e che nessun beneficio porterebbe allo sviluppo della nostra regione”.
Laconica e chiara l’ultima affermazione “sono davvero quelli dichiarati gli interessi sul ponte, o magari, in vista delle imminenti elezioni europee, qualcuno sta lanciando dei segnali sulla direzione da prendere?”.
Una dichiarazione che sicuramente deve indurci ad una riflessione profonda sul dibattito pro o no ponte, perchè non dimentichiamo che lo sviluppo già a condizioni normali ha un costo, ma in Sicilia, si sa, le condizioni di partenza non sono mai le stesse del resto d’Italia e del mondo, e questa, seppur amara, è una consolidata verità.

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