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"Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato" sarà messa all'asta il prossimo 8 febbraio. A dare la notizia è Il Giornale di Sicilia.
La piccola casa di Cinisi dove viveva Peppino Impastato assieme alla famiglia, era stata già pignorata tre anni fa e su di essa grava un debito di oltre 130 mila euro, contratto dal fratello di Impastato, Giovanni, nei confronti dell'attore e cabarettista Dario Veca. Insieme alla casa saranno messi all'asta altri sette lotti e tra questi anche l'attuale abitazione di Giovanni Impastato. Veca nel 2000 aveva firmato con Impastato un preliminare per l'acquisto di un immobile vicino alla vecchia stazione di Cinisi, e avrebbe versato – il condizionale è doveroso – 420 milioni di lire, l'intero valore dell'appartamento. "Lo consideravo un amico”, spiega Veca che ha recitato nel film "I cento passi". Il rogito notarile venne rinviato per sette anni fino a quando "Giovanni mi comunicò che la casa era coperta da un'ipoteca - racconta Veca - e che quindi mi avrebbe rimborsato l'intera somma. Mi ha restituito solo 79 mila euro, e poi mi ha consegnato alcuni assegni che sono tornati indietro". Così Veca, stando alle parole dello stesso, chiede a Giovanni di cedergli un suo bene per chiudere la vicenda, "lui, invece, avrebbe voluto darmi 250 o 300 euro al mese ma solo quando ne avrebbe avuto la possibilità. Il debito si sarebbe estinto in almeno 45 anni. Non ho nulla contro la Casa Memoria, a me interessa recuperare quanto mi spetta". In ultimo, l’attore ha scritto una mail al presidente dell'Antimafia regionale, Antonello Cracolici, chiedendo – con tono oltremodo polemico e tendenzioso - se "può una tale persona andare nelle scuole e parlare ai ragazzini di legalità e antimafia".


casa mem impastato eds

Detto ciò, per diritto di cronaca, è necessario fare una serie di precisazioni. “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” è innanzitutto un presidio culturale di lotta e di resistenza. Un simbolo storico dell'antimafia – autofinanziato - che ogni anno coinvolge migliaia di giovani (e non solo) di tutta Italia in progetti formativi, educativi e di promozione sociale. “Fa rete”, come si dice fra militanti. E di fronte ad una situazione delicata come questa è fondamentale non “prestarsi” a polemiche presuntuose o tendenziose perché dare una notizia – come il codice deontologico dei giornalisti prevede – non significa minare un pilastro portante della lotta alle mafie. Giovanni Impastato ha alle parole di Veca – e agli articoli di giornale – ha replicato dicendo che si tratta di “una storia vecchia” sulla quale “i giudici verificheranno. Non ho altro da dire". E per rispetto a Giovanni e Luisa Impastato, così come dei compagni e delle compagne che da anni fanno parte della grande famiglia di “Casa Memoria”, ci limitiamo al diritto-dovere di cronaca senza commento o giudizio. E riportiamo fedelmente la nota diramata da quest’ultimi. Consapevoli del fatto che vicende di questo tipo non possono e non devono annullare quanto costruito in anni di lotta e sacrifici. E, soprattutto, non cancelleranno i tanti progetti futuri, le collaborazioni e la “rete” che ruota attorno a “Casa Memoria”. Segue il comunicato.


casa memoria impastato interno

L'interno dell'abitazione © "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato"


“In seguito alla notizia, pubblicata da alcuni giornali, relativa all’udienza per la vendita all’asta di Casa Memoria Impastato, fissata in data 8 febbraio 2024, comunico che la questione è già da tempo in mano ai miei legali e sarà risolta da me in breve tempo e senza la necessità di ricorrere a soldi pubblici. Ringraziamo la Regione siciliana, che si è offerta generosamente di interessarsene, ma non riteniamo necessario usufruire di questo aiuto, bensì di risolvere autonomamente. Casa Memoria Impastato continuerà a resistere come ha sempre fatto in questi lunghi 45 anni, esclusivamente con l’impegno e le risorse della famiglia Impastato e della nostra associazione che da tanti anni lavora instancabilmente nel nostro territorio. Per altre dichiarazioni uscite sui giornali, tante inesattezze, falsità e attacchi alla mia persona, sono già in corso azioni legali. Ci riserviamo di dare più avanti ulteriori spiegazioni relative a questa vicenda, nel rispetto delle indagini in corso da parte della Procura della Repubblica.
Non saranno i tentativi di discreditare il nostro operato a fermarci, anzi andremo avanti con maggiore impegno con le attività di Casa Memoria che rappresenta un importante punto di riferimento nel territorio, grazie al lavoro instancabile di tanti attivisti e volontari”.

Giovanni Impastato
“Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”


Foto di copertina © Imagoeconomica

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